Padre Valentino Busi Sacerdote in Bolivia 

 Wayapacha Marzo 2014


Cari amici offerenti, ogni tanto mi ricordo di voi e quando c'è occasione che qualcuno rientri allora scrivo, mandare per posta da qui è sempre un'incognita. Ho ricevuto un po' di notizie e i soldi di chi con costanza, pur nella mia distrazione, continua con le adozioni a distanza,. Adesso i ragazzi sono quasi tutti grandi e quest'anno finiscono gli ultimi poi vedremo cosa fare.

Quelli che sono rimasti a lavorare qui sono pochi i più vanno via in cerca di una felicità che il mondo con la televisione li illude di trovare altrove, che sia portata di mano e soprattutto senza fatica.

La politica del governo è sempre più ostile a ciò che viene da fuori e soprattutto se la Chiesa cattolica lo propone, si parla a caratteri cubitali di DESCOLONIZAZION e la gente nella loro ignoranza e ricevendo dei regali come campi sportivi, costruzioni mega che spesso resteranno vuote, ma che si vedono e quindi fanno colpo va dietro a questi venditori di sogni, se si aggiunge un allontanamento dalla religione proporzionale alla crescita dello stile di vita, potete avere un quadro quasi completo; eppure c'è da andare avanti ognuno a modo suo, nella sua situazione, sul posto dove sta e con le armi che ha a disposizione... andare avanti per difendere e sperare in un Dio che troppo spesso ci riempie la bocca, ma poco il cuore e non meno la vita.

Così mettiamo a posto la nostra Chiesetta, anche se la gente va via, facciamo la carità anche se non sembra che valga la pena ,si continua a curare i malati e quest'ultimo che è arrivato sembra un caso disperato, dove già sai che spenderai dei soldi ,ma non lo salverai …. si perché i soldi dello Stato non ci sono per la sanità , ma per fare i campi sintetici di calcio si...

Ma chi ce lo fa fare? Io dico “solo per aspettare Dio” solo Dios...

E voi cosa avete da raccontarmi ?Buona Quaresima e Buona Pasqua tutti


Ciao padre Vale


padre valentino busi

Una foto che ritrae Padre Valentino Busi   sulle alture della Bolivia 

 
 

Padre Valentino Busi cresce a San Gallo (Botticino), studia  alla scuola agraria «Pastori» di Brescia per qualche anno, poi decide di lasciare, e va a lavorare come muratore in una ditta locale.

Dal 1985, inizia a fare catechismo e si presta in oratorio per vari servizi, sempre disponibile a dare una mano a chi è nel bisogno. Nel 1987, conosce l’organizzazione Mato Grosso, che comincia a frequentare, con sempre maggior entusiasmo e impegno.

Nel 1990, vive la sua prima esperienza in missione, in Bolivia.  Dopo qualche mese ritorna, ma la sua vita ormai è cambiata, così decide di dedicarsi a tempo pieno ai poveri dell’America Latina, Paese dove matura la vocazione al sacerdozio. 

Alcune lettere  di Padre Vale  dalla missione 

13- 01-2003.pdf 13- 01-2003.pdf
Dimensione: 48,875 Kb
Tipo: pdf
2003.pdf 2003.pdf
Dimensione: 51,492 Kb
Tipo: pdf
2008.pdf 2008.pdf
Dimensione: 46,715 Kb
Tipo: pdf
2001.pdf 2001.pdf
Dimensione: 56,313 Kb
Tipo: pdf
2004.pdf 2004.pdf
Dimensione: 39,352 Kb
Tipo: pdf
Dalla Bolivia.pdf Dalla Bolivia.pdf
Dimensione: 44,467 Kb
Tipo: pdf
12-2005.pdf 12-2005.pdf
Dimensione: 72,776 Kb
Tipo: pdf
2005.pdf 2005.pdf
Dimensione: 79,516 Kb
Tipo: pdf
2013.pdf 2013.pdf
Dimensione: 23,918 Kb
Tipo: pdf
24-12-04.pdf 24-12-04.pdf
Dimensione: 44,677 Kb
Tipo: pdf
2007.pdf 2007.pdf
Dimensione: 43,628 Kb
Tipo: pdf
pasqua 2007.pdf pasqua 2007.pdf
Dimensione: 40,369 Kb
Tipo: pdf
wayapacha

Nel  1999 diventa sacerdote e presto ritorna in Bolivia, precisamente  a Wayapachia, dove gli viene assegnata la parrocchia..

questo è il suo nuovo paese sui monti della Bolivia.

wayaphacha

Ecco una delle piccole comunità che segue, una delle più povere tra i poveri...questa è la chiesa dove celebra la messa.

wayapachia
http://www.sangallopresepio.it/

 Da subito Padre Vale si attiva e, grazie all’operazione Mato Grosso e ad alcuni amici, costruisce una scuola Tallier, sullo stile di quelle Peruviane istituite da Padre Ugo, il fondatore dell’operazione.

Nella scuola  si accolgono bambini tra i più poveri e bisognosi, tra i sei-sette anni, si fanno studiare e si insegna loro il mestiere del falegname. I più bravi diventeranno intagliatori… 

L’ edificio che vedete di nuova costruzione, nella foto qui a fianco, è proprio adibito a questo..

http://www.sangallopresepio.it/

Ecco alcuni ragazzi, mentre stanno seguendo una lezione in falegnameria 

http://www.sangallopresepio.it/

I più Bravi diventeranno veri e propri artisti: questa opera d’arte è stata realizzata in loco da alunni cresciuti nelle case  Tallier.

http://www.sangallopresepio.it/

  

Per i più poveri, una volta al mese, dopo la Messa, vengono distribuiti dei viveri: riso, un poco di zucchero..

questa foto ritrae padre Vale mentre festeggia con dei panettoni, certamente giunti dall'Italia...un evento veramente eccezionale…

http://www.sangallopresepio.it/

Ecco la distribuzione dei viveri di cui si diceva. Sspesso sono i Bambini che, con un sacchetto, attendono il dono, che poi porteranno alle loro case in spalla (sono pochi chilogrammi,   due o tre a testa) anche per  quattro ore di cammino.

Padre Ugo De Censi fondatore dell'operazione Mato Grosso 

I più deboli naturalmente sono i Bambini e gli anziani spesso lasciati soli dai figli che emigrano in cerca di lavoro 

UA-44879924-1